La Nuova Sede
Qui a fianco l’attuale sede della Croce Rossa Italiana del Comitato di Cermenate (sita in via GB Grassi 23 a Cermenate) a seguito della ristrutturazione.
La sede dispone di locali e uffici confortevoli situati al primo piano, dedicati alla gestione dei vari servizi offerti dal Comitato, garantendo la piena funzionalità delle attività svolte dal personale e dai volontari. I mezzi destinati al soccorso e ai servizi di trasporto, tra cui ambulanze e autovetture attrezzate e adibite al trasporto sanitario, sono custoditi all’interno del garage, mentre il magazzino garantisce la disponibilità di materiali e attrezzature necessarie per le attività operative.
La Sede Storica
La nostra sede, originariamente adibita ad asilo infantile, fu una delle opere simbolo degli anni trenta. Fu progettata nel 1937 dall’architetto razionalista Cesare Cattaneo con la collaborazione dell’amico Luigi Origoni.
L’asilo “Giuseppe Garbagnati” fu la prima opera realizzata da Cattaneo (è anche quella che purtroppo nel corso degli anni ha subito una serie di inopportune modifiche che ne hanno completamente deturpato l’impianto originario); la sua struttura di dimensioni “relativamente” piccole era destinata ad ospitare un massimo di 50 bambini. Nonostante il progetto non fosse di grande importanza, la testata giornalistica Casabella (una delle più importanti riviste di architettura nel mondo), ancor prima dell’esecuzione, dava largo spazio, in un suo articolo, ai disegni ed al prototipo dell’edificio, evidenziando lo spirito con cui Cattaneo si era posto davanti al progetto. La sua planimetria sviluppata su un impianto a “L”, aveva come centro della vita scolastica l’area destinata alle attività ricreative e al refettorio. Quest’ultimo affacciato su Via Negrini aveva una grande vetrata suddivisa in moduli asimmetrici caratterizzati dall’utilizzo di materiali diversi. Giocando con le parti aperte e chiuse, alternava parti trasparenti a parti opache al fine di minimizzare gli effetti termici nelle aree di maggior utilizzo della struttura.
Già in quegli anni dell’architettura moderna italiana, Cattaneo si era posto il problema della sicurezza durante le ore di ricreazione, usando il vetrocemento, che bloccato all’altezza degli occhi dei bambini, consentiva giochi sicuri e non precludeva la vista del paesaggio esterno. Cattaneo con quest’opera tenta di racchiudere quei valori che saranno fulcro della progettazione negli anni a seguire ovvero quello di saper far coincidere l’espressività unita alla funzionalità della struttura. Insieme all’asilo di Cermenate è da ricordare anche l’asilo “Sant’Elia” di Como, progettato da Giuseppe Terragni che fu massimo esponente del razionalismo comasco.